Antonio Armano ha iniziato a scrivere
viaggiando nell’Europa dell’Est e studiando
russo e ceco. Dopo la gavetta giornalistico-letteraria, è approdato alle pagine
culturali dell’“Unità” raccontando in una
serie di articoli storie di scrittori perseguitati.
Nel 2013 questo lavoro è diventato
un libro di inchiesta, Maledizioni, finalista
al premio Viareggio. Nel 2019 ha vinto il
premio Parise con I barconi dell’asfalto, reportage
scritto per il “Il Fatto Quotidiano”
che racconta il viaggio delle badanti dall’Ucraina
all’Italia. Nel 2021 ha pubblicato Il
ragazzo nel bunker, storia di quarantasei
ebrei nascosti per diciotto mesi sottoterra
vicino a Leopoli.